Ultimo appuntamento sullo speciale “Meteore Mondiali”, dove diamo un’occhiata alle edizioni precedenti, per vedere chi sono le meteore del nostro campionato che, nonostante tutto, sono riuscite ad essere parte della competizione calcistica più importante.
I Mondiali brasiliani del 2014 sono ricordati per il domino della Germania. La “mannschaft” guidata da Joachim Löw, oltre a conquistare il quarto mondiale, demolirono il Brasile per 7-1, in quella che è da considerarsi come la peggior sconfitta nella storia della nazionale brasiliana, superiore anche al celeberrimo “Maracanazo” del 16 luglio 1950.
Henrique con la maglia del Napoli
Arrivato a gennaio dal Barcellona (con i “blaugrana” non giocò nemmeno un minuto) per 8 milioni, il primo impatto con Benitez non fu niente male, realizzando anche una splendida rete contro il Catania. Si guadagna la chiamata di Scolari, entrando anche per alcuni minuti contro la Colombia. Con l’inizio della stagione successiva giocò poco e male e con l’arrivo di Sarri, fu definitivamente messo fuori dal progetto, totalizzando in due anni circa 22 presenze con i partenopei. Tornò poi in Brasile, al Fluminense prima e al Corinthians poi.
Ioannis Fetfatzidis (fonte: ilsecoloxix.it)
Prodotto delle giovanili dell’Olympiakos, si affermò come uno dei maggiori prospetti del calcio ellenico. Nel 2013 fu acquistato dal Genoa di Gasperini che lo fece esordire contro il Livorno. Pur non essendo un titolare, si dimostrò un ottimo elemento, realizzando 2 reti in 31 presenze alla sua prima stagione. Nell’annata successiva fu limitato da numerosi problemi fisici che non gli impedirono comunque, di far parte della nazionale greca in Brasile. Si trasferì poi al Chievo dove giocò appena 4 volte. Venne successivamente ceduto all’Al-Ahli, non esattamente la squadra di maggior rilievo internazionale per il “Messi greco“.
Michael Essien (fonte: gazzetta.it)
Un calciatore fortissimo, in particolare nel suo periodo al Chelsea, tanto da essere acquistato dal Real Madrid e da essere inserito nella lista dei migliori calciatori stilata da Don Balón. Martoriato dagli infortuni, che non gli permisero di avere con il Real quella dirompente forza fisica che aveva con la maglia dei “Blues“, a gennaio del 2014 si trasferì al Milan per recuperare la forma di un tempo. Con i rossoneri collezionò appena 22 presenze, un’esperienza davvero fallimentare. Si trasferì poi, prima al Panathīnaïkos, e poi in Indonesia al Persib, club di proprietà di Erik Thoir.
Fece parte nel 2014 della spedizione ghanese al mondiale, che si concluse con l’eliminazione durante la fase a gironi.
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